IL LAVORO

La totalità dei lavori sulle piante viene svolta manualmente, dalla potatura alla vendemmia. Le viti sono potate secondo le forme di allevamento del doppio cordone speronato, Guyot e del tradizionale archetto toscano. L’inerbimento dei filari è totale e alterna file seminate e inerbite spontaneamente. In questo modo si coniugano una grande presenza di biodiversità vegetale, un supporto agronomico alla vitalità microbiologica  e al nutrimento delle viti e una maggior resistenza a dilavamento ed erosione.

I trattamenti prevedono esclusivamente l’uso di prodotti non sintetici e approvati in agricoltura biologica. Il loro numero tende ad essere il minore possibile. Le concimazioni vengono effettuate ogni 3-4 anni con humus di lombrico

In cantina si predilige un’enologia di intervento minimo, senza utilizzo di altri ingredienti che non siano uva e modiche quantità di anidride solforosa. Le fermentazioni sono spontanee e non si eseguono filtrazioni né chiarifiche.

Per la vinificazione si usano vasche di cemento e acciaio, mentre per gli affinamenti si utilizzano botti di legno di rovere da 30 hl e qualche barrique esausta.